Mercati e Finanza

luglio 5, 2022

Market View: perché adesso ci sono migliori prospettive di rendimento

Fonte: Investing.com – 05.07.22

Il primo semestre 2022 si è chiuso con perdite più o meno significative per la maggior parte degli investitori perché sia il mercato azionario che il reddito fisso hanno accusato ingenti perdite da inizio anno. La sola eccezione delle materie prime energetiche non è bastata ad arginare il rosso nei portafogli. Un esempio? Alla chiusura del 13 giugno, a quota 3.749,63 punti, l’S&P 500 ha superato il 20% di perdita dal massimo, entrando
ufficialmente nel cosiddetto “mercato orso”.

A scompaginare lo scenario sono stati i tassi di interesse. “Se il rendimento delle obbligazioni prive di rischio (governativi core) sono bassi gli investitori sono tentati di cercare alternative. Inoltre, più i tassi d’interesse sono bassi, più alto è il valore dei guadagni futuri, ad esempio per il settore immobiliare o per le azioni societarie. Ecco spiegato perché, con i tassi d’interesse sempre più bassi degli ultimi anni (addirittura negativi), il prezzo è salito per quasi tutti gli asset in cui sia possibile investire” commenta Thomas Lehr, capital markets strategist di Flossbach von Storch (società di gestione indipendente).

UN’INFLAZIONE PERSISTENTE

Da qualche mese, tuttavia, la corsa dell’inflazione, ritenuta per molto tempo temporanea dalle banche centrali, non si è affatto arrestata innescando il rialzo dei tassi. “L’inflazione nell’Eurozona è ormai superiore all’8%, ma la BCE ha annunciato solo di recente che avrebbe aumentato i tassi di interesse dello 0,25% a luglio, per la prima volta dal 2011: per quanto riguarda il tasso di deposito, si passerà da -0,5 a -0,25%” riferisce Lehr che segnala come, ora, nell’Eurozona si teme che un aumento troppo sostenuto dei tassi di interesse possa soffocare la già fragile economia e portare a una recessione.

Vale però la pena ricordare, secondo il manager di Flossbach von Storch, che un rialzo dei tassi potrebbe portare ad un calo della domanda che, a parità di offerta, dovrebbe raffreddare i prezzi al consumo.

E’ vero che un aumento dei tassi d’interesse più evidente, potrebbe comportare inizialmente un ulteriore contraccolpo sui mercati obbligazionari e azionari. Tuttavia, sottolinea Lehr, per chi ha una strategia di investimento a lungo termine, la prospettiva di un successo nella lotta all’inflazione sarebbe una buona notizia.

Oltretutto, sia i mercati obbligazionari che quelli azionari hanno incorporato una buona parte delle notizie negative sull’inflazione e sui tassi di interesse attesi.

BUND E BTP

A questo proposito va ricordato come, a fronte dell’annuncio da parte della BCE del suo primo aumento dei tassi d’interesse, i rendimenti dei Bund decennali siano aumentati di oltre due punti percentuali dall’agosto 2021 e i titoli di Stato italiani di 3,5 punti percentuali in più.

“Certo, questi aumenti di rendimento comportano sensibili perdite di prezzo in un portafoglio obbligazionario. Tuttavia, non bisogna dimenticare che ora le prospettive di rendimento sono completamente diverse per i prossimi trimestri e anni” spiega lo strategist della società do gestione.

Stesso discorso per gli investimenti sul mercato azionario. “Chi guarda al proprio portafoglio oggi non può certo essere soddisfatto per le ingenti perdite procurate dall’aumento dei tassi d’interesse e dal sentiment sempre più cupo degli ultimi mesi. Tuttavia, questa correzione ha reso la valutazione delle azioni molto più interessante e per chi ha un orizzonte di investimento a lungo termine, la pazienza di sapere aspettare resta cruciale” conclude Lehr.

Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, “Market View” propone interviste originali con case d’investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento

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